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Divorzio all'italiana

Epitome stessa della commedia all’italiana, Divorzio all’italiana riflette su costume e società, elevando a potenza ironica e drammaturgica il genio di Pietro Germi e la sua scrittura per immagini, che gli valse – in sinergia con Ennio De Concini e Alfredo Giannetti – l’Oscar per la miglior sceneggiatura originale nel 1963. La mentalità della provincia italiana, e segnatamente del Mezzogiorno, la condizione femminile, la mancanza della legge sul divorzio e la persistenza del delitto d’onore, tutto viene esplorato con godibile sarcasmo, piglio analitico e grandi interpreti, quali Marcello Mastroianni, Daniela Rocca, Stefania Sandrelli, Lando Buzzanca e Leopoldo Trieste. Sessant’anni più tardi, il restauro della Cineteca di Bologna consegna Divorzio all’Italiana al posto che gli compete nel novero cinematografico e culturale: imprescindibile.

Note a Margine

Note a margine è una sorta di racconto autobiografico, commissionato a Nicola Piovani dal Festival di Cannes nel 2003 (col titolo Leçon concert). È uno spettacolo in cui Piovani condivide con il pubblico esperienze, ricordi ed emozioni di oltre quaranta anni di carriera. Sulla scia di memorie e aneddoti, il Maestro ripercorre alcuni grandi incontri che hanno segnato il suo percorso, da Federico Fellini, ricordato con affetto per le piccole manie e per la maestria di regista, ai Taviani a Vincenzo Cerami e Roberto Benigni, con episodi narrati con leggerezza e sincerità. 

Esperienze di vita tra musica, cinema, teatro che Piovani racconta accompagnandole con le note del suo pianoforte, insieme al sassofono e al contrabbasso. Raccontare in musica aiuta a capire il senso del racconto di Piovani il quale ha sottolineato “Non ricordo un solo momento della mia vita in cui non ci sia stata la musica”. 

In collaborazione con Viaggio italiano – Cammini aperti promosso da ministero del turismo.